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Da dove si misura la capacità di un'impresa di proiettarsi nel futuro in maniera vincente? Dalla sua capacità di investire in Ricerca e Sviluppo ed Innovazione. Parola di Roberto Zecchino-Direttore risorse umane e organizzazione sud Europa BOSCH.
Ieri, 14 Marzo 2012, presso la Facoltà di Scienze della Comunicazione dell'Università degli Studi di Teramo si è tenuto il primo incontro dell'iniziativa "Un Twitt con...". Una chiacchierata tra studenti e professionisti del management e della comunicazione direttamente via Twitter. Il primo ospite di questa bella iniziativa è stato Roberto Zecchino.
Tra tweet e domande in sala, l'attenzione si è focalizzata sulla solidità valoriale delle aziende. Quali sono le caratteristiche che la spingono ad andare avanti nelle sfide globali? Quali peculiarità deve necessariamente avere per riuscire a competere e vincere nel panorama internazionale? Ed in tutto questo, quale ruolo ha la sua componente "etica"?
Le risposte sono state interessanti e stimolanti, a partire da una citazione di Robert Bosch, "patriarca" e fondatore dell'azienda in esame: "Meglio perdere denaro che fiducia". Una sintesi perfetta di ciò che deve essere un business votato alla CSR ed al rispetto dei propri clienti e di tutti gli stakeholders che le girano attorno. Sopratutto se a parlarne è un'azienda non quotata in borsa, che paradossalmente potrebbe anche "evitare" di esporsi così tanto verso i suoi portatori di interessi.
Ma tutto ciò rilancia con forza la vera sfida in cui personalmente credo e che reputo fondamentale: i principi ed i valori di un'impresa non sono solo "bollini" per i suoi prodotti atti ad attrarre quanto più possibile i suoi potenziali clienti, come un 3X2 od uno sconto del 50%, ma un vero e proprio core necessario all'organismo aziendale: cuore e cervello assieme, fondamenta e muri portarti.
Tale cultura, come amo dire spesso per il Marketing Etico, non è solo vantaggiosa, ma diverrà (o è già divenuta) fondamentale per tutte quelle realtà che si troveranno a relazionarsi con persone che, superato nel nuovo millennio lo scoglio della sola attenzione tangibile ai prodotti ed ai servizi, andranno a guardare ed a premiare sempre di più le caratteristiche intangibili che fanno dell'azienda scelta una cittadina del mondo, e non solo una fabbrica di pezzi e ferraglie.
Ad una prima occhiata Bosch, con Roberto Zecchino, sembra aver appreso e metabolizzato in pieno il concetto. Assieme agli studenti ha parlato di passione nel lavoro, di qualità "trasversali" quali la curiosità, l'intraprendenza, il lavorare in team e la voglia di crescere. Ha espresso in maniera chiara e concreta il come l'azienda ogni giorno si impegni in progetti che sembrano esulare dalla realizzazione pratica dei prodotti, ma che in realtà sono l'anima e la coscienza che la guida: csr, risparmio ed efficienza energetica, attenzione umana al proprio personale, innovazione e ricerca di giovani talenti (il tutto si può analizzare nel sito di sustainability di Bosch).
Per maggiori dettagli consultate la locandina e seguite l'hashtag #untwittcon e l'account dell'Università di Teramo @UniTeramo.
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