venerdì 13 aprile 2012

Una nuova via per la CSR

Guardiamo il dito o la luna?
Immagine presa da www.miriamviola.it

La connessione tra responsabilità sociale, competitività, crescita ed innovazione risulta a tutt’oggi vaga e non dimostrata, il suo impatto difficilmente rintracciabile. La stragrande maggioranza delle attività di CSR non è concepita dalle imprese infatti come asset strategico e strutturale, ma per ottenere una “license to operate”, un credito reputazionale, un posizionamento d’immagine.

Va ribaltata la tradizionale visione che in questi ultimi decenni ha fatto scaturire una concezione di CSR preoccupata esclusivamente di trovare forme di conciliazione tra esigenze di profitto ed esigenze di contenimento delle ripercussioni sociali. L’ecosistema aziendale va finalmente visto come un luogo di accumulazione di conoscenze assolutamente imprescindibili per un successo di lungo periodo dei progetti di business.

Gli stakeholder non possono più restare confinati nel ruolo di destinatari di una quota del valore sociale prodotto dall'impresa, ma vanno intesi come decisivi alleati delle "politiche di generazione del valore". L’impresa che coniuga sostenibilità e competitività è innanzitutto quella capace di ripensare le proprie logiche di business attivando intensi processi di generazione e condivisione sociale della conoscenza.

Per far questo occorre stimolare il management ad innovarsi attraverso un nuovo concetto di impresa parallelo al vero significato di CSR: se dapprima il rapporto tra bene fornito e richiedente/destinatario era univoco e la “deturpabilità” dell’ecosistema era totalmente a carico dell’azienda, oggi si passa alla “deturpabilità” condivisa. Bisogna invece che si passi in un futuro il più possibile prossimo a concepire l’azienda come al centro di “costellazioni di valore”, attraverso le quali, assieme agli stakeholder, trovare il modello di business migliore per combinare le risorse presenti nell'ecosistema in cui si vive in maniera profittevole e sostenibile per le generazioni presenti e future.

giovedì 15 marzo 2012

Un Twitt con Roberto Zecchino

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Da dove si misura la capacità di un'impresa di proiettarsi nel futuro in maniera vincente? Dalla sua capacità di investire in Ricerca e Sviluppo ed Innovazione. Parola di Roberto Zecchino-Direttore risorse umane e organizzazione sud Europa BOSCH.

lunedì 9 gennaio 2012

Le pubblicità che trasmettono valori, fatte bene


Sono in questo periodo in onda le pubblicità sociali di Emergency e Greenpeace che lanciano attraverso l'advertising ed i media tradizionali l'appello per un mondo senza guerre e più ospitale e vivibile. Ciò che colpisce non è solo la bella e non scontata creatività di chi ha realizzato lo spot, ma sopratutto il come si possa veicolare anche in TV, canale monopolizzato da prodotti commerciali, valori e comportamenti etici. 

lunedì 19 dicembre 2011

Intervista a Chiara Casablanca, marketer sociale!

Intervistiamo oggi Chiara Casablanca, copywriter, business writer, blogger e digital PR, laureata in Scienze Politiche indirizzo sociale. Passioni: comunicazione, web e Terzo Settore. Collabora, indifferentemente, con aziende, associazioni, scuole, librerie ed enti. Il suo obiettivo principale è promuovere prodotti/servizi/campagne creando una proficua relazione tra profit e no-profit.

mercoledì 30 novembre 2011

La felicità nel cambiamento


Ervin Laszlo, fondatore del Club di Budapest, e Marco Roveda, fondatore di LifeGate, ci regalano l'eBook "La felicità nel cambiamento": un ottimo sunto di concetti, pensieri e prospettive per il nostro futuro e quello del nostro pianeta. Il Libro si può considerare a tutti gli effetti un manifesto ed una fonte ispiratrice per il Marketing Etico, soddisfare se stessi e gli altri migliorando il mondo in cui viviamo. Le 4P da noi trattate infatti, non ne facciamo alcun mistero, sono proprio prese da LifeGate

martedì 22 novembre 2011

Il Marketing Etico di Ben & Jerry's Good Ideas


Ben & Jerry's decide di donare 50.000 € a progetti no-profits, sociali e sostenibili attraverso una "Social" votazione e ad un'attenta analisi effettuata da una giuria di esperti. Lo scopo? Finanziare le iniziative che possono migliorare il mondo! Ottimo progetto, ma cosa lo distingue dalla semplice beneficenza?  L'applicazione del Marketing etico in tutti i suoi processi aziendali.

lunedì 21 novembre 2011

Le 4P del Marketing Etico

Per chi studia e lavora nel Marketing, le 4P tradizionali (le leve attraverso le quali gestire operazioni di marketing) sono Product, Price, Place e Promotion. Con l'avvento del Web Marketing, alle 4P si sono aggiunte via via molte altre "P" come Personality, publishing e molte altre. E nel Marketing Etico?