La "pubblicità progresso" della Fondazione Anar http://www.anar.org/ |
Nel grande panorama della Comunicazione Sociale e della pubblicità progresso rientrano, o possono rientrare, tutte quelle iniziative atte a coinvolgere l’opinione pubblica attorno ad un tema d’interesse ma soprattutto a spingerli all’azione verso l’attuamento di una soluzione. Ma se la "Call to Action" fosse rivolta solamente ed esclusivamente ai Bambini? Ecco un cartellone ed un esempio di Marketing Sociale decisamente creativo.
La fondazione Anar (Aid to Children and Adolescents at Risk), spagnola, attiva contro gli abusi e le violenze sui bambini e sui minori ha scelto di creare una campagna di Comunicazione Sociale rivolta solo ed esclusivamente a loro, nascondendola ai possibili fautori di violenze: gli adulti. La campagna di Marketing Sociale si chiede? Come mostrare un messaggio a coloro che potrebbero essere accompagnati dai loro stessi aggressori?
Come vi mostra il video l’obiettivo è stato decisamente centrato. Come sono riusciti a farlo? Attraverso un metodo molto caro ai bambini ed alle bambine (forse oggi tra smartphone e tablet poco diffuso): pannelli lenticolari. Vi ricordate quelle card e quei magneti che cambiano l’immagine a seconda del punto dal quale li si guarda o dell’angolazione visiva? Ebbene i cartelloni di questa particolare Pubblicità Progresso spagnola si trasformano se visti dal metro di altezza in giù, l’altezza media di un bambino di circa dieci anni.
Solo bambine e bambine quindi, passando alla solita fermata dell’auto di tutti i giorni, vedranno quello che questa comunicazione sociale afferma bene nel suo Slogan: “A volte gli abusi sui minori sono visibili solo dai bambini che li subiscono”. Il volto di un normale bambino si trasforma in un volto tumefatto da lividi, ed assieme ad esso diventa visibile il messaggio “Se qualcuno ti fa del male, chiamaci e ti aiuteremo”
Il messaggio di questa Pubblicità Progresso colpisce, va dritto al target di riferimento, (i bambini) in maniera originale e speciale, e riesce bene a trasmettere la sua call to action. Per “noi” adulti invece, l’evocazione del messaggio è chiara: mettiamoci sullo stesso piano dei fanciulli, vediamo il mondo con i loro occhi e cerchiamo di aiutarli per fargli uscire dal tunnel della violenza.
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